domenica, ottobre 29, 2006

STATALIZZARE LA DIFESA PENALE. Una proposta di Alberto Maritati, sottosegretario alla Giustizia.

E LE LIBERALIZZAZIONI CHE FINE FARANNO ???

Il Ministro Bersani è pronto a liberalizzare gli ordini e le professioni.Invece il sottosegretario alla Giustizia, Alberto Maritati, anche lui diessino d.o.c., pensa alla statalizzazione della difesa penale.

E’ evidente che i due progetti sono confliggenti, infatti lo stato dovrebbe occupare pesantemente uno spazio oggi libero, coperto dalla professione forense che si afferma voler liberalizzare.

Forse la bandiera delle cd. liberalizzazioni viene sventolata per nascondere quella del dirigismo e dello statalismo.

A conclusione di un convegno organizzato da Magistratura Democratica ed Associazione Antigone, tenuto a Roma presso la Camera dei deputati, come riportato da Italia Oggi del 26 ottobre pag. 47, l’On Maritati auspica – dopo una giornata di riflessioni - l’apertura in Italia di un percorso politico e culturale che possa condurre alla istituzione del “ Difensore Pubblico” che sostituirebbe il libero Avvocato nella difesa penale del cittadino.

“Istituzionalizzare i servizi della difesa – scrive Italia Oggi - significa prevedere un pubblico ministero della difesa che, sulla base di una medesima cultura giuridica ( n.d.r. dell’accusa ? e della colpevolezza a tutti i costi ?) si ponga sullo stesso piano simbolico ed effettivo del pubblico ministero dell’accusa”. Si riporta anche l’esperienza dell’Argentina dove circa il 90% dei processi penali vede impegnati nella difesa degli imputati il ‘difensore pubblico”.

Ognuno può valutate se tutto questo è la liberalizzazione della professione forense, oppure è l'annullamemto del libero avvocato.

Il tema è assai delicato ed è sconcertante che sia stato buttato sul “mercato” delle strategie e teorie politiche in sordina, pericolosamente in sordina, in assenza di dibattito, ma ai massimi livelli istituzionali, tanto da essere espressione del pensiero di un sottosegretario alla Giustizia, già sottosegretario all’Interno nel dicastero D’Alema.

LIBERO FORO IN LIBERO STATO.

IL NOSTRO MOTTO DIVENTA SEMPRE PIÙ ATTUALE.

Un po’ di memoria storica per ricordare che nei tribunali del popolo nella Germania nazista (Volksgerichtshof) ed in quelli sovietici, la difesa dell’imputato era limitata o addirittura non era ammessa.

Un tema da approfondire

sabato, ottobre 28, 2006

BERSANI E' PRONTO - Ordini da liberalizzare


Intervista al Ministro Bersani tratta da Repubblica del 25/10/2006 (di Massimo Giannini).
.....
Tra le riforme da fare ci sono le liberalizzazioni. Dopo il primo decreto di luglio, si è già esaurita la spinta propulsiva?

"Al contrario. Siamo pronti a rilanciare con la riforma degli ordini professionali. Su questo serve un lavoro corale, ma posso dirle che per la parte che mi compete io sono pronto. Se il mio collega Mastella procede nei tempi previsti, ci sono le condizioni per portare la legge sulla liberalizzazione delle professioni in Consiglio dei ministri entro la fine di quest'anno".

E' necessario a questo punto aprire un dibattito nel paese, tra tutti i professionisti, per capire e non farsi trovare impreparati.

Risponde l'Avv. Michelina Grillo Presidente OUA con una lettera aperta al Ministro:

«Il dialogo non è mai cominciato – ha detto il presidente Oua – gli insulti non sono mai finiti e gli avvocati sono stanchi». Stanchi della mancanza di dialogo con i professionisti, perché «ai tavoli pur annunciati – ha continuato Grillo – e che si dicono imbanditi, nessuno è stato invitato e le porte sono rimaste ostinatamente chiuse. I manicaretti riformatori che il ministro Bersani dichiara di avere già cucinati per rimettere in carreggiata questo Paese, non sono affatto noti, né tantomeno sono stati presentati e assaggiati dalle categorie interessate. Ancora una volta la proclamata concertazione non c’è stata». E se da una parte ci sono i proclami di Bersani, ha sottolineato il presidente Oua, che non ha responsabilità diretta in tema di professioni, dall’altra c’è il silenzio più assoluto del ministro della Giustizia Clemente Mastella, per questo alla fine gli avvocati fanno appello «al Presidente della Repubblica affinché intervenga per far cessare questo scempio».




domenica, ottobre 22, 2006

La Gazzetta Ufficiale su web

Collegati a http://www.gazzettaufficiale.ipzs.it/
troverai un bellissimo sito sulla Gazzetta Ufficiale.

Consultazione libera, senza spese, però, limitata agli ultimi sessanta numeri.
Per il resto occorre abbonarsi ( a pagamento).

Il nostro Presidente del Consiglio dell'Ordine, A. Montera ( nella foto, al centro, in occasione di una recente trasferta romana ) è solo moderatamente soddisfatto:- "Per gli Avvocati dovrebbe essere tutto gratis."

LIBERO ACCESSO PER UN LIBERO FORO
lo slogan per la prossima battaglia

sabato, ottobre 21, 2006

TUTTO CAMBIA PERCHE TUTTO RIMANGA UGUALE


Ministero della Giustizia

Roma, 12 ottobre 2006
Comunicato stampa

Giustizia: i piccoli tribunali non verranno soppressi

Nessuna iniziativa legislativa per la soppressione di tribunali e, più in generale, nessuna intenzione, da parte del Guardasigilli, di rivedere la geografia giudiziaria attuale.

Il Ministero della Giustizia – informa una nota dell'Ufficio Stampa – risponde così alle voci e agli allarmi provenienti da più parti circa l'esistenza di un piano mirante a ridisegnare l'assetto degli uffici giudiziari italiani. L'istituzione e la soppressione di tali uffici – si precisa - al di fuori dei casi tassativamente previsti, che riguardano le sezioni distaccate di tribunale e gli uffici del giudice di pace, non è disposta con atto amministrativo ma con atto avente forza di legge. Il ministro della Giustizia ha deciso di non assumere un'iniziativa legislativa in tal senso, dopo aver effettuato un'attenta valutazione delle soluzioni alternative che consentono di soddisfare le esigenze dei piccoli tribunali.

Il Ministero intende quindi rassicurare le comunità locali sul territorio che, allo stato, non è in corso alcuna iniziativa in tal senso.

venerdì, ottobre 20, 2006

POLISWEB: DA CHIMERA A REALTA

Il Consiglio dell'Ordine di Salerno sta completando le procedure per attivare la convenzione con il Consiglio Nazionale Forense: l'accesso al Polisweb è imminente. La convenzione consente all'avvocato l'accesso dal proprio studio ai dati dei processi in Cassazione, Consiglio di Stato, tutti i Tribunali Amministrativi Regionali, e naturalmente i Tribunali civili collegati.
Quello di Salerno, sempre grazie al Consiglio dell'Ordine, sta aspettando l'autorizzazione dal CISIA Napoli alla entrata in rete intranet, attraverso il server di Napoli.
Il Consilgliere Enrico Tortolani è stato delegato a portare a termine il lavoro. "E' solo questione di giorni e poi anche gli avvocati di Salerno potranno accedere ai registri di cancelleria dal proprio studio. Una semplice smart card consentirà il riconoscimento. Il nostro lavoro migliorerà sensibilmente, e le cancellerie saranno meno affollate"
Il processo telematico è ancora lontano, ma almeno la strada è aperta.

Per info etortolani@libero.it

Consulta anche: http://www.consiglionazionaleforense.it/spazioActalisDCS/ActalisDCSpresentazione.php

giovedì, ottobre 19, 2006

SENZA PACE I GIUDICI DI PACE DI EBOLI

In sordina i cancellieri hanno ridotto le attività.
Un provvedimento del Giudice coordinatore dott.Mastrandrea inibisce la ricezione di atti non urgenti e non in scadenza .
Ora la situazione rischia di esplodere.
Causa: la carenza di personale, mancano infatti tre unità B3 (operatrori con funzioni anche certificatorie).
Ci assicurano poi che il provvedimento è stato ritirato, comunque sentenze e decreti ingiuntivi dei Giudici di Pace di Eboli non vengono publicati. I disservizi sono gravi.

L'Associazione Forense protesterà ...anche per questo...




L'Avv. Mario Conte scruta l'orizzonte:
i rinforzi per Eboli
non si vedono.











Aspettiamo segnalazioni dai Colleghi che non intendono rassegnarsi.
Gli interssati spingano il bottone qui sotto.

domenica, ottobre 15, 2006

EBOLI: SETTE GIUDICI E NUOVO PALAZZO DI GIUSTIZIA

"Il potenziamento degll'organico dei magistrati richiede maggiori spazi per aule ed uffici".
Il Sindaco di Eboli, avv. Martino Melchionda - nella foto - indica le priorità.
"Sette magistrati per il nostro Tribunale significano la fine dell'emergenza. La Giustizia ad Eboli potrà ritornare alla normalità. Vedrò con il responsabile del settore tecnico come sistemare gli spazi esistenti ed utilizzare al meglio le risorse attuali. Sicuramente la costruzione del nuovo palazzo di giustizia risolverà tutti i problemi logistici".


L'amministrazione comunale è già da tempo impegnata per la realizzazione di un nuovo sito per ospitare gli uffici giudiziari, di fronte alle accresciute esigenze di un'utenza in continua espansione. Si ricorda che occorre sistemare definitivamente anche l'Ufficio del Giudice di Pace, ancora dislocato in un edificio privato.

"Il piano triennale degli investimenti, che sarà approvato a giorni dal Consiglio Comunale, prevede la localizzazione del nuovo palazzo di Giustizia in zona Pescara nell'ambito di un grande progetto di riqualificazione del quartiere. Eboli manterrà il suo ruolo di comune capofila ed offrirà i servizi necessari al funzionamento della giustizia anche agli utenti dei comuni limitrofi"

"All'associazione forense va riconosciuto il merito di aver mantenuto alto il livello di attenzione sui problemi della giustizia nel nostro circondario - chiude Melchionda - Dovremo tutti adesso vigilare sui tempi di attuazione del nuovo programma organizzativo. Non consentiremo rinvii e colpi di mano".

Gli avvocati tutti sosterrano il Presidente del Tribunale Luigi Matrominico - cui va un doverso ringraziamento - nello sforzo di riorganizzazione dell'attivita giurisdizionale del Tribunale di Salerno e delle sezioni distaccate.

sabato, ottobre 14, 2006

SETTE GIUDICI PER EBOLI


Le nuove tabelle organizzative del Tribunale di Salerno prevedono finalmente per Eboli sette magistrati togati: cinque al civile e due al penale.
Nell'attesa dell'iter di approvazione gli avvocati mantengono alta l'attenzione.
Bisogna sconfiggere le ultime resistenze.



(nella foto Mario Conte ed E.T. reduci dalla marcia su Roma)

venerdì, ottobre 13, 2006

La marcia dei cinquantamila


Professionisti. Liberi.
In cinquantamila a Roma per rivendicare la libertà di continuare ad esistere.
Vogliamo regole compatibili con la specificità di ogni singola professione.


(nelle foto da sx Americo Montera, Paolo Molinara, Pasquale Genovese ed Enrico Tortolani )

Sono stato sempre convinto che l'Avvocato del Libero Foro rappresentasse la figura di riferimento per il mio percorso professionale ed umano.
Oggi devo riflettere per capire come è cambiata ed ancora cambierà la professione dell'Avvocato.
Certo, però, che la decretazione d'urgenza imposta dal governo Prodi non mi sembra indicare la strada giusta.
La 'marcia su Roma' del 12 ottobre ha riunito il popolo delle professioni.
Ha aperto un fronte comune che fino ad oggi non si era mai visto così compatto.
Serpeggia nel libero foro il timore di una normalizzazione, un'appiattimento verso il basso.
Dobbiamo difendere la nostra indipendenza.

LIBERO FORO IN LIBERO STATO




LIBERO FORO IN LIBERO STATO